Catechesi per la vita

 

 La vita è vita 

 

L’uomo, immagine di Dio, è voluto dal suo Creatore come re e non solo delle cose, ma anche ed anzitutto di se stesso. La sua, tuttavia, non è una signoria assoluta, ma ministeriale, è il riflesso della signoria unica e infinita di Dio. Per questo l’uomo deve viverla con sapienza e amore. E ciò avviene con l’obbedienza alla sua legge: un’obbedienza libera e gioiosa (Sal 119), che nasce dalla consapevolezza che i precetti del Signore sono dono, affidati all’uomo sempre per il suo bene.

La vita viene affidata all’uomo come un tesoro da non disperdere, come un talento da trafficare. Di essa l’uomo deve rendere conto al suo Signore (cfr Mt 25,14-30, Lc 19,12-27). Uno dei frutti più amari della mentalità permissiva, razionalista, negatrice della trascendenza è la droga. La causa prima che spinge i giovani a drogarsi sta nel vuoto interiore, causato dal mancato rapporto vitale con Dio. Al fondo di questa, come di tutte le altre situazioni che interessano l’uomo, sta il problema religioso non risolto.

Le droghe non erano sconosciute nei secoli passati. Allora non vi era l’attuale progresso tecnologico, ma vi era una maggiore moralità e spiritualità che affondavano le loro radici nella cultura cristiana, cattolica, per cui le persone non sentivano il bisogno di drogarsi, di ricorrere a questi mezzi effimeri e micidiali che distruggono la vita.

 

 

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