Gesù di Nazaret rivelato ai piccoli 

- Fonti cristiane: libri apocrifi -


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Fonti cristiane: libri apocrifi

Nei primi secoli del cristianesimo furono scritti molti libri 
che non fanno parte del Nuovo Testamento, anche se si presentano 
come Vangeli, Atti, Lettere, Apocalissi; talvolta consistono in 
detti o fatti attribuiti a Gesù e vengono chiamati coi nomi di 
"Agrafa" o di "Logia". 
Questi scritti, usati ancora oggi in modo tendenzioso contro 
i libri del Nuovo Testamento, appaiono chiaramente privi d'autorità 
storica, soprattutto se confrontati con i libri del Nuovo Testamento. 
Tra i due generi di scritti vi è un abisso, come già venne detto dal 
razionalista Renan, il quale affermò che i vangeli apocrifi erano 
"volgari e puerili amplificazioni" fatte sulla trama dei Vangeli 
canonici, senza aggiungervi qualcosa di serio. 


I Vangeli apocrifi ebbero origine dalla volontà di presentare 
alcune dottrine false, come insegnate da Gesù e dagli apostoli, 
oppure di accrescere con altri particolari biografici le notizie che 
i Vangeli canonici danno su Gesù e che ai cristiani paiono poche. 
Ci sono quindi scritti contenenti eresie e racconti di carattere po- 
polare, che piacciono agli amanti del meraviglioso. 
Questi scritti fantastici trovarono una loro giustificazione 
nella frase dell'evangelista Giovanni il quale scrisse che Gesù 
fece molti altri fatti che non sono contenuti nel Vangelo (20,30). 
Gli scritti apocrifi apparvero nel secondo secolo d.C. e conti- 
nuarono per molti secoli, ma a noi ne giunse una piccola parte e 
di questi ne riporto alcuni. Il vangelo degli Ebioniti che diffondeva 
le idee e le norme di questa setta vegetariana. Fu scritto nel 
secondo secolo; ne rimangono pochi frammenti ed era una mani- 
polazione ereticale del Vangelo canonico dell’apostolo Matteo. 


Il vangelo degli egiziani, era usato dagli eretici valentiniani e 
sabelliani. Fu scritto in Egitto nel secondo secolo d.C.; dai pochi 
frammenti superstiti si rileva che vi era condannata l'istituzione 
del matrimonio. Il vangelo di Pietro, del quale nel 1887 fu ritrovato 
un esteso tratto relativo alla morte e resurrezione di Gesù; pare 
che sia stato scritto in Siria nell'anno 130 d.C. L'autore si serve 
dei Vangeli canonici e cade in gravi errori storici, come ad 
esempio, fa condannare e condurre al patibolo Gesù da Erode e 
aggiunge vari particolari fantastici. Il protovangelo di Giacomo 
risale al secondo secolo d.C. e tratta della vita della Vergine 
Maria e dell'infanzia di Gesù, Nel ciclo liturgico della Chiesa 
sono presenti alcuni fatti da esso narrati, come la presentazione 
di Maria al tempio, di cui non parlano i Vangeli canonici. La 
trama fondamentale della narrazione è quella dei Vangeli canonici, 
arricchita da molti prodigi fantasiosi. 


Antichi scrittori parlano di un vangelo di Tommaso opera di 
eretici gnostici del secondo secolo dopo Cristo. Ma le due 
recensioni di questo scritto a noi pervenute non mostrano alcuna 
idea gnostica e contengono numerosi miracoli, attribuiti a Gesù 
dall’età di cinque anni in su. 


La Chiesa, escludendo dal canone, cioè dall’elenco dei libri 
della Bibbia, questi scritti ha fatto un’opera molto importante 
anche dal punto di vista della scienza storica. Infatti, anche quando 
non si trovano in essi eresie, ci sono quelli che il grande dottore 
della Chiesa e insigne biblista San Girolamo chiamava i "sogni 
degli apocrifi". Questi scritti dal punto di vista storico non sono 
attendibili e perciò non aggiungono nulla di serio per una migliore 
e più completa conoscenza di Gesù e della sua dottrina. 


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