Gesù di Nazaret rivelato ai piccoli 

- La testimonianza di Giovanni Battista -


Per scaricare il libro completo clicca qui

 
La testimonianza di Giovanni Battista

Giovanni il Battista continuava il suo ministero, e andavano 
a lui molti da Gerusalemme, dalla Giudea e dalla Galilea. 
I capi religiosi del popolo ebraico gli mandarono una commis- 
sione formata da sacerdoti e leviti, e gli chiesero: Tu chi sei? La do- 
manda mirava ad uno scopo preciso, poiché le folle che accorrevano 
al Battista si chiedevano se fosse lui il Messia, la commissione 
voleva investigare che cosa pensasse su questo argomento Giovanni 
stesso. "Egli confessò e non negò e confessò: lo non sono il Cristo. 
Allora gli dissero: Che cosa dunque? Sei Elia? Rispose: Non lo 
sono. Sei tu il profeta? Rispose: No. Gli dissero dunque: Chi sei? 
Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. 
Che cosa dici di te stesso? Rispose: lo sono voce di uno che grida 
nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta 
Isaia. Essi erano stati mandati da parte dei farisei. 


Lo interrogarono e gli dissero: Perché dunque battezzi se tu 
non sei il Cristo, né Elia, né il profeta? Giovanni rispose loro: lo 
battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non cono- 
scete, uno che viene dopo di me, al quale io non sono degno di 
sciogliere il legaccio dei sandali. Questo avvenne in Betania, al di 
là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. 


Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui 
disse: Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del 
mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo 
che mi è passato avanti, perché era prima di me. lo non lo conoscevo, 
ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto co- 
noscere a Israele. Giovanni rese testimonianza dicendo: Ho visto lo 
Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. lo 
non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi 
aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito 
è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimo- 
nianza che questi è il Figlio di Dio (Giovanni l, 20-34).

 
Giovanni Battista è il testimone profeta di Gesù Cristo. 


Dichiara di non essere il Messia, né uno dei personaggi preparatori 
del Messia restauratore della legge, il Messia profetico atteso dal 
popolo, o il profeta mosaico. Giovanni Battista, sulla scia del 
Deuteroisaia, invita ad accogliere il Signore che viene a liberare il 
popolo dal dominio della legge. All’accusa di esercitare l’autorità 
del battezzare, Giovanni replica che il suo non è il battesimo 
messianico delle aspettative tradizionali. 


Nella legislazione religiosa ebraica il battesimo era un lavacro 
di purificazione, e nella vita civile e religiosa un rito simbolico di 
passaggio da una condizione ad un’altra, per esempio, dalla 
schiavitù alla libertà, o della conversione da una religione ad 
un’altra. Il battesimo di Giovanni esprimeva l'atteggiamento di 
adesione alla luce e alla vita che viene dal Messia. Egli battezza 
con acqua, senza pretendere d'iniziare qualcosa di nuovo. 
L'inatteso e totalmente altro, che passa inosservato è già in mezzo 
al popolo. Giovanni che ne è il precursore autorevole, non si 
sente degno nemmeno di sciogliergli i legacci dei calzari; l’umile 
gesto dei servi verso i loro padroni. 


Il nome del luogo in cui Giovanni battezzava: Betania, oltre 
il Giordano, è sufficiente per distinguere questo villaggio da 
quello di Betania presso Gerusalemme, ma non ci dà la certezza 
sul sito geografico. 


Finalmente entra in scena Gesù. 
La novità, nella continuità del racconto, viene sottolineata 
dall’annotazione: il giorno dopo, espressione giovannea che serve 
a concatenare gli episodi narrati. 
Giovanni vede Gesù che viene e dice che egli è l'agnello di 
Dio col compito di togliere il peccato del mondo, la situazione di 
peccato di tutti gli uomini. Nella Bibbia si parla di agnello di Dio 
a riguardo di Israele condotto da Dio pastore, come leggiamo nel 
testo del profeta Osea 4, 16, e del servo di Dio perseguitato e 
ucciso descritto dal profeta Isaia 53,7. 


Giovanni Battista afferma la superiorità, la preesistenza di 
Gesù. Egli non lo conosceva prima. L'attività profetica di Giovanni 
Battista viene giustificata con una visione: egli ha contemplato lo 
Spirito che scendeva dal Cielo, cioè da Dio, come colomba e si 
posava su di lui per rimanervi stabilmente. Il simbolo della 
colomba rappresenta il nuovo popolo di Dio, secondo il profeta 
Osea 11,1, dove colomba è il popolo. Giovanni Battista, per un 
dono divino, riconosce Gesù come il Messia di Dio che battezza 
nello Spirito Santo, perché ha il dono pieno e stabile dello Spirito, 
come è scritto nel libro di Isaia 11, 1; 42, 1. Può quindi testimoniare 
che egli è il Figlio di Dio, il Messia incarnato. Gesù è il Figlio e gli 
altri diventano figli, restando distinti da Dio e dagli uomini non 
credenti. Il Figlio di Dio è insieme l'agnello di Dio che toglie il 
peccato del mondo e colui che battezza nello Spirito Santo; la 
luce che dirada, elimina definitivamente la tenebra-caos del 
peccato dal mondo umano e dà inizio alla nuova creazione col 
dono della vita filiale divina ai credenti. 


Stai leggendo il libro: "Gesù di Nazaret rivelato ai piccoli"
Per scaricare il libro completo clicca qui  
Torna all'indice

Per creare un gruppo di preghiera Adorto
"per la famiglia e la vita"


 clicca qui

Se vuoi scaricare 
il libro testimonianza
 "Vivere 
o uccidere una vita"
  clicca qui

 


Home Page