Il rispetto della vita -

Ricerca scientifica e rispetto della persona


E’ utile tornare sull’argomento appena accennato nelle pagine precedenti.

L’enciclica Evangelium Vitae (n. 81) afferma: "Il rispetto per la vita esige che la scienza e la tecnica siano sempre ordinate all’uomo e al suo sviluppo integrale". Non esiste una contrapposizione tra fede e scienza se quest‘ultima segue le norme morali. Il Concilio Vaticano II dice: "La ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniere veramente scientifica e secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio. Anzi, chi si sforza con umiltà e con perseveranza di scandagliare i segreti della realtà, anche senza avvertirlo viene come condotto dalla mano di Dio, il quale, mantenendo in esistenza tutte le cose, fa che siano quelle che sono. A questo punto, ci si è concesso di deplorare certi atteggiamenti mentali, che talvolta non mancano nemmeno tra i cristiani, derivati dal non avere sufficientemente percepito la legittima autonomia della scienza, e che, suscitando contese e controversie, trascinarono molti spiriti a tal punto da ritenere che scienza e fede si oppongano tra loro. Se invece con l’espressione autonomia delle realtà temporali si intende che le cose create non dipendano da Dio e che l’uomo può disporne senza riferirle al creatore, allora la falsità di tale opinione non può sfuggire a chiunque crede in Dio" (Guaudium et Spes, n.36).

Il Concilio Vaticano II aggiunge: "L’attività umana come deriva dall’uomo, così è ordinata all’uomo… Pertanto questa è la norma dell’attività umana: che secondo il disegno e la volontà di Dio essa corrisponda al vero bene dell’umanità e permetta all’uomo singolo o come membro della società di coltivare ed attuare la sua integrale vocazione (Gaudium et Spes n.35).

Dichiarazione valida per tutti e non solo per i cristiani, perché non si fonda sulla fede, ma solo sulla ragione. E’ proprio in nome della dignità dell’uomo che tutto deve essere finalizzato a lui, perché nessuna realtà naturale vale quanto una persona umana.

Tuttavia non sempre basta la ragione per capire questa verità disattesa e negata da molti. Che l’uomo sia un punto di riferimento per valutare correttamente ogni attività, deriva anche dai principali misteri della religione cristiana, quali l’incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo.

L’enciclica Evangelium Vitae afferma: "In Gesù, Verbo della vita viene quindi annunciata e comunicata la vita divina ed eterna. Grazie a tale annuncio e a tale dono, la vita fisica e spirituale dell’uomo, anche nella sua fase terrena, acquista pienezza di valore e di significato: la vita divina ed eterna, infatti è il fine a cui l’uomo che vive in questo mondo è orientato e chiamato. Il Vangelo della vita racchiude così quanto la stessa esperienza e ragione umana dicono circa il valore della vita, lo accoglie, lo eleva e lo porta a compimento" (n.30) .

Il Catechismo della Chiesa cattolica afferma: "La ricerca scientifica di base come la ricerca applicata costituiscono un'espressione significativa della signoria dell’uomo sulla creazione. La scienza e la tecnica sono preziose risorse quando vengono messe al servizio dell’uomo e ne promuovono lo sviluppo integrale a beneficio di tutti; non possono tuttavia da sole, indicare il senso dell’esistenza e del progresso umano. La scienza e la tecnica sono ordinate all’uomo, dal quale traggono origine e sviluppo; esse, quindi, trovano nella persona e nei sui valori morali l’indicazione del loro fine e la coscienza dei loro limiti. E’ illusorio dimenticare la neutralità morale della ricerca scientifica e delle sue applicazioni. I criteri orientativi non possono essere dedotti né dalla semplice efficacia tecnica, né dall’utilità che può derivarne per gli uni a scapito degli altri, né peggio ancora, dalle ideologie dominanti.

La scienza e la tecnica richiedono, per la loro stessa natura, il rispetto dei criteri fondamentali della moralità; devono essere al servizio della persona umana, dei suoi diritti, del suo vero bene in conformità al progetto e alla volontà di Dio.

Le ricerche o sperimentazioni sull’essere umano non possono legittimare atti in se stessi contrari alla dignità delle persone e alla legge morale. L’eventuale consenso dei soggetti non giustifica simili atti. La sperimentazione sull’essere umano non è moralmente legittima se fa correre rischi sproporzionati o evitabili per la vita o l’integrità fisica e psichica dei soggetti. La sperimentazione sugli esseri umani non è conforme alla dignità della persona se, oltre tutto, viene fatta senza il consenso esplicito del soggetto o dei suoi aventi diritto" (n.2293 – 2295).

Dalla verità della Bibbia e dalla sua autentica interpretazione del magistero della Chiesa, deriva che ciò che è scientificamente e tecnicamente possibile non per questo è sempre moralmente lecito. L’uomo non è Dio e quindi non è arbitro della sua vita, né di quella degli altri. Questa pretesa è tanto più pericolosa quando intacca la sorgente stessa della vita, manomettendo una realtà che non conosce, proprio perché misteriosa. Il mistero che è dentro di noi e fuori di noi non impedisce né il desiderio, né la volontà di conoscerlo tutto o almeno in parte, ma ci si deve accostare guidati da somma sapienza e profonda umiltà, consapevoli dei nostri limiti. Nella cultura ateistica dominante, che nega la creazione, lo stesso desiderio diventa diritto, norma. Vi è lo scontro tra due atteggiamenti di fronte alla realtà, non tra la fede e la scienza. Non si nega il progresso e la ricerca scientifica. Si nega all’uomo di sostituirsi a Dio, credendo di essere il padrone dell’universo. Tutto ciò è falso non solo perché contrasta con la fede, ma perché nega la realtà stessa. La scienza e la tecnica non sono valori assoluti, sono mezzi che devono servire per l’uomo, non viceversa.

 

Stai leggendo l'articolo: "Il rispetto della vita"

Il rispetto della vita

Dignità dell’embrione alla luce della scienza e della ragione

L’embrione secondo la fede cristiana

Diritto a nascere in modo umano

Diritto all’accoglienza

L’opera dei cattolici per il bene vero dell’uomo

L’Italia non vuole le cellule staminali embrionali

Diritto ad una famiglia regolare

Le tecniche di riproduzione artificiale

Il figlio ad ogni costo

Ricerca scientifica e rispetto della persona

Una nuova cultura di vita


 

Per creare un gruppo di preghiera Adorto
"per la famiglia e la vita"


 clicca qui

Se vuoi scaricare 
il libro testimonianza
 "Vivere 
o uccidere una vita"
  clicca qui

 


Home Page